mercoledì 13 maggio 2020

Vuoi diventare un artista? Ecco cosa devi sapere






Da grande vuoi fare l’artista? Allora ci sono delle cose che devi sapere.
Potrebbero essere 2 le motivazioni che ti spingono in questa direzione. Molto diverse fra loro.

1

Potresti scegliere di intraprendere un percorso di crescita artistica perché senti di essere in qualche modo predisposto. Ad esempio senti che esprimerti graficamente, disegnare, creare immagini, ti viene particolarmente bene. È un qualcosa di innato che in qualche modo ti appartiene. Un istinto che ti chiama e chiede di essere coltivato.

Se è questo il tuo caso stai andando incontro ad una situazione di rischio molto elevata.
Ad esempio, se ti iscriverai all’Accademia, presto dovrai confrontarti con un mondo di docenti, assistenti e personalità di vario tipo, che parleranno un linguaggio totalmente diverso dal tuo.

Quando vedrai le loro opere e il loro approccio all’arte, capirai che molti di loro occupano quelle poltrone senza aver mai tenuto una matita in mano. Capirai ben presto che la loro concezione dell’arte, con l’immagine e con la creazione grafica, non ha nulla a che vedere.

Molti di loro, non solo non sanno fare nulla, né di grafico né di manuale, ma se cerchi di cogliere in loro una qualche sensibilità nei confronti dell’arte pittorica, troverai un elettrocardiogramma totalmente piatto.

Scoprirai che le loro opere sono spesso delle soluzioni molto banali. Ad esempio i ready-made, cioè prendono oggetti di uso comune e li “elevano” … si fa per dire … ad opera d’arte.

Oppure, gli oggetti che creano, in genere di nessun interesse da un punto di vista estetico, li commissionano ad altri, presso botteghe artigiane o pagando qualcuno che lavori per loro.

Quando conoscerai i retroscena delle carriere di molti di loro, scoprirai che il percorso che li ha portati lì non ha nulla a che vedere col talento, con la cultura, e nemmeno con la passione.

Ovviamente da queste persone non potrai apprendere nulla di quello che speravi perché non hanno nulla da insegnarti.

Il risultato, per te sarà un livello di frustrazione molto alto fatto di smarrimento, solitudine e delusione.

2

L’altro motivo per cui potresti scegliere di intraprendere una carriera artistica è proprio quello per cui hai ben capito come funzionano le cose.

Ovvero, non sai fare nulla, non senti di avere nessuna predisposizione artistica, ma hai intuito che non serve niente di tutto questo. 

Hai perfettamente compreso che quelli che oggi occupano i primi posti nella classifica dei più quotati e dei più importanti cosiddetti artisti, propongono opere che sono state prodotte senza bisogno di nessuna capacità. Né, in qualche modo, hanno un senso artistico o necessitano di un qualche livello culturale per essere comprese.


Se lo hanno fatto loro, puoi farlo pure tu. Non serve nulla. Hai già tutto. Cioè niente.

Purtroppo la frustrazione è in agguato anche per te. Perché presto, quando produrrai la tua opera, che ti aspetti venga interpretata come quella dei tanti nomi noti dell’arte contemporanea, vedrai che il tuo niente non varrà mai quanto il loro.

Eppure basterebbe una recensione bene fatta da un certo critico, o le attenzioni di quel collezionista che si circonda da sempre di opere senza alcun senso, esattamente come le tue. Una galleria che decida di adottarti e buttarti nel giro ma … niente! Non succede nulla!

Quel mondo sembra essere impermeabile alla tua persona.

Scoprirai che ce ne sono decine come te, che hanno avuto la tua stessa idea e sono lì che spingono, frequentano i salotti, baciano le mani di politici, finanzieri, si sono offerti come prostitute a tutti in cambio di un’occasione. E fanno questo da anni. Eppure, anche per loro, non succede nulla.

Solo dopo molto tempo capirai che quel sistema funziona sì, alimentando un’arte del nulla. Ma per farlo ha bisogno di pochi nomi da proporre al grande pubblico. E quelli ce li ha già.
Dovrai aspettare che arrivi un periodo di ricambio, che prima o poi ci sarà di sicuro. Ma quando arriverà hai sempre una possibilità su un milione di essere tu il prescelto. E questa lotteria, della quale non capirai mai fino in fondo il vero meccanismo, diventerà l’incubo della tua vita.


A questo punto, qualsiasi sia la tua motivazione, ti sarai fatto un’idea.


Potresti pensare, per esempio, che quello che ti ho appena detto non è vero niente e vuoi procedere senza ascoltare queste mie parole. Questo significa che sei molto innamorato della tua illusione, e non ti va di guardare in faccia alla realtà. 

Preferisci rimandare lo shock a fra un po’ di anni, quando però sarà peggiore.


Oppure ti sei convinto a rinunciare, perché hai capito che, stando così le cose, non ci sono davvero possibilità.
Oppure, hai perfettamente capito che il mondo dell’arte, che dovrebbe essere una delle attività più elevate e dove dovrebbero aleggiare i più alti valori umani, invece oggi è costruito sul nulla, è corrotto e falso.
Hai capito che riconoscere validità a quel mondo è una delle più miserabili forme di ubbidienza a cui ci si può piegare. Ma anche non darlo quel riconoscimento, ma lasciare che tutto rimanga così com’è, è comunque un atto di viltà. E quindi decidi di andare avanti lo stesso, perché l’arte non merita tutto questo.

In quest’ultimo caso, Io non so dirti se ce la farai veder cambiare qualcosa. Ma se c’è qualcuno degno di essere chiamato artista, quello allora sei tu.