“L'Occidente è una nave che affonda, dove tutti ignorano la falla e lavorano assiduamente per rendere sempre più comoda la navigazione e dove non si vuol discutere che di problemi immediati"
Emanuele Severino
Sputare su un’opera di Fontana. Sembra che qualcuno lo abbia
fatto.
È probabile
che quel qualcuno in questo modo volesse esprimere la disapprovazione nei
confronti di un’arte che considera insignificante.
Nei miei video ho parlato tantissimo di tutte queste forme
d’arte e che sono state propagandate come innovazioni geniali pur essendo
palesemente delle forme di linguaggio totalmente vuote di significato
artistico.
Penso che bisogna liberarsi da tutte queste opere e ripulire
il mondo dalla loro presenza inquinante.
Attenzione però. Quando dico ripulire il mondo dalla loro
presenza, non intendo che debbano essere tolte dalle pareti dei musei dove sono
esposte ed essere smaltite in qualche modo.
La pulizia va fatta nella nostra mente.
Si tratta semplicemente di smettere di dare un riconoscimento
a tutte quelle forme artistiche di facile soluzione, accreditate esclusivamente
da macchinose e prolisse disquisizioni critiche, senza le quali non
susciterebbero l’interesse di nessuno.
Ripulire la propria mente da queste forme speculative e
smettere di subirne l’influenza culturale è di per sé un risultato
straordinario.
Quando saranno diventate tantissime le persone ad aver capito
questo, allora sì, queste opere non interesseranno più a nessuno.
Il loro smaltimento non riguarderà noi.
Sarà a carico di chi un tempo in quei musei ce le ha messe.
Per questo, se dovessi parlare con la persona che ha sputato
su quell’opera, gli direi di non farlo più.
Gli direi di non farlo perché si tratta di un gesto che, nel
voler essere un atto di trasgressione, manca totalmente di centrare il suo
scopo.
Il massimo gesto di disubbidienza che si possa attuare è
quello di ignorare queste opere.
Questo lo si può fare in tanti modi diversi.
Per esempio, in una consultazione
di libri d’arte in libreria o in una biblioteca, bypassare totalmente tutti i
testi che trattano quegli autori.
Non fare presenza a mostre o esposizioni con quel tipo di
opere.
Far sapere a chi ce le propone attraverso quelle pesantissime
considerazioni critiche cariche di parole insignificanti, attraverso i social o
in maniera più diretta, che riconosciamo tutta l’insignificanza di quei
discorsi e tutta l’inefficacia di quelle forme di pseudo-arte.
L’occidente è stato descritto come una nave che sta
affondando.
Sta affondando a causa della caduta della sua economia,
surclassata da quella orientale. Sta affondando a causa di un clima che si sta
ribellando alle continue manipolazioni ambientali.
Sta affondando anche per altre forme di crisi.
Ma alla radice di ogni cosa, la vera crisi è di tipo
culturale.
Anche se l’arte appare ai più come un mondo futile ed
estraneo in fatto di influenze sociali e di costume, il propagandare per
decenni opere come quelle di Fontana o altre forme di arte moderna e
contemporanea, è proprio una delle questioni che sono alla base della crisi culturale
di un’intera civiltà.
Salvare quella nave è impossibile.
Però, da quella nave si può scendere.
Scendere da quella nave significa incominciare a pensare in
maniera diversa. Sottrarsi a tutte le forme di propaganda di pensiero che arrivano
dall’ambiente circostante.
Nel caso dell’arte, significa smettere di dare credito a
forme di linguaggio vuote e riappropriarsi della dignità della propria
intelligenza critica.
Seguire il proprio gusto ignorando totalmente le mode e le
tendenze di ogni tipo.
Il prezzo che si paga dallo scendere da quella nave è quello
di un forte senso di solitudine.
La solitudine del mare aperto.
Presto però ci si accorge di non essere soli, perché si
scopre che in molti lo hanno già fatto.
Inoltre si diventa presto da esempio per tutti quelli che sentono
l’esigenza di scendere da quella nave, e che in noi possono vedere una via per
farlo.
È la via che porta alla nascita di una vera e propria specie
nuova di cui, il nuovo modo di porsi rispetto all’arte, sarà solo una delle tante
manifestazioni.
Quella specie perderà totalmente la possibilità di dialogare
con quella che rimane sulla nave. Pertanto non è il caso che cerchi di farlo.
Avrà ben altro su cui essere impegnata.
Quella che rimane sulla nave invece, è solo destinata ad
affondare.
Alberto Melari