Quando ti sembra che il ragionamento è giusto
La logica del vecchio zio
Ragionare non è poi tanto
difficile. Eppure innumerevoli volte accade che si crede di farlo bene e invece
si sta facendo tutt’altro.
Intanto diciamo che “ragionare”
significa semplicemente applicare la Ragione. Ovvero obbligare il pensiero a
seguire una serie di regole che nel loro insiemi si chiamano “regole logiche”.
Non sono molte queste regole.
Anzi. Direi che di fondo il meccanismo è solo uno. Quello del sillogismo.
Data un'affermazione A (vera) e un'affermazione B (vera) posso dedurre C, che è vera perché diretta
conseguenza di affermazioni vere.
Per non complicare le cose
utilizzeremo come esempio il più classico dei sillogismi.
A “Tutti i cani
hanno la coda”,
B “Questo qui è
un cane”.
Deduco C “Questo
qui ha la coda”.
Tempo fa ho incontrato casualmente
un parente che non frequentavo da anni. Un vecchio zio. Dopo un caloroso saluto
ci siamo raccontati un po’ di cose. Lui mi chiede della mia vita.
Gli dico che sono padre di due
bambini. “Ah! Ti sei sposato!” mi risponde. Gli spiego che no, non mi sono
sposato. Allora mi chiede di sapere di più. Gli spiego che ho una relazione
dalla quale sono nati i due bambini. Va tutto bene, viviamo tutti insieme, ma
non siamo sposati.
“E perché non ti sei sposato
allora?” domanda lui. “Perché non sarebbe cambiato niente con un matrimonio”
rispondo. Ed è a questo punto che parte con una domanda che secondo lui trova
un enorme senso nella logica più pura. “Se era la stessa cosa … allora perché non lo hai fatto?”
A questo punto capisco che
addrizzare un ragionamento storto, a chi già lo vede diritto è un’impresa senza
speranza. L’unica cosa da fare è percorrere una via alternativa.
Gli domando: “Tu lavi mai la tua auto?”.
“Certo! Ogni tanto lo faccio.”
“E quando la lavi, pulisci e lucidi con cura anche il battistrada
delle ruote?”
“Certo che no!” Mi risponde.
“E perché non lo fai?”
“Perché non appena con l’auto partirei, dopo solo pochi metri, sarebbe
sporco come prima!”
“Quindi lavarlo o non lavarlo sarebbe la stessa cosa.”
“Esatto” mi dice.
“Allora, se è la stessa cosa perché non lo lavi?”
Quale
risposta vuoi ancora dare ad una domanda come questa? Se adoperarsi per fare
una cosa o non farla non cambia assolutamente una realtà o una situazione,
chiunque ti direbbe, seguendo la logica, che quella cosa non va fatta perché sarebbe
un inutile spreco di energie.
Lo zio lo capisce
benissimo.
Eppure, una
logica così semplice ed efficace, quando l’ha applicata al matrimonio, il
risultato era del tutto opposto.
“Poiché
è inutile … allora andrebbe fatto.”
La sua reazione,
quando gli ho fatto notare l’incongruenza è stata quanto di più prevedibile.
Una serie di frasi sconclusionate, pronunciate prima ancora di essere del tutto
mentalmente concluse, spesso in contraddizione fra loro, spesso non finite.
Insomma un attorcigliamento di idee e di concetti strampalati pur di non dire: “Accidenti!
Hai ragione!”
La forza
occulta che ha piegato il suo ragionamento fino a far apparire logico quello
che è quanto di più illogico, è stata, naturalmente, la necessità di dare un
senso ad un’idea, nello specifico quella sul matrimonio, che non è una sua
idea, ma una delle tante che spesso si acquisiscono dall’esterno al solo scopo
di non sentirsi diversi. Un’idea fatta propria al solo proposito di adeguarsi
agl’altri. E poiché il processo non è proprio dignitoso, si fa passare quell’idea
per qualcosa di assolutamente logico, ma secondo una logica aggiustata all’occorrenza.
Ora, se
ciascuno di noi avesse la pazienza, durante il vivere quotidiano, di scremare
tutte le proprie idee, domandandosi continuamente “perché” ad ogni azione o ad
ogni pensiero, con buona probabilità scoprirebbe un’enorme quantità di modelli che
non gli appartengono e che ha fatto propri e persegue da sempre in maniera del
tutto meccanica.
Ma questo si
può fare al solo patto di non barare utilizzando una logica di comodo che
chiude ogni tanto un occhio e lascia passare pur di non metterci in crisi sui quelli
che soni i valori di sempre.
Sarebbe un lavoro straordinario volto alla scoperta di se stessi che darebbe risultati meravigliosi.
Sarebbe un lavoro straordinario volto alla scoperta di se stessi che darebbe risultati meravigliosi.
Per quanto
riguarda lo zio, invece, a lui rimangono due scelte se vuole vivere nella
coerenza. O cambia idea sul matrimonio o da domani si mette a lucidare il
battistrada delle gomme ogni volta che lava la macchina.
Alberto
Melari
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