giovedì 3 ottobre 2019




Quando ti sembra che il ragionamento è giusto


La logica del vecchio zio


Ragionare non è poi tanto difficile. Eppure innumerevoli volte accade che si crede di farlo bene e invece si sta facendo tutt’altro.

Intanto diciamo che “ragionare” significa semplicemente applicare la Ragione. Ovvero obbligare il pensiero a seguire una serie di regole che nel loro insiemi si chiamano “regole logiche”.

Non sono molte queste regole. Anzi. Direi che di fondo il meccanismo è solo uno. Quello del sillogismo.

Data un'affermazione A (vera) e un'affermazione B (vera) posso dedurre C, che è vera perché diretta conseguenza di affermazioni vere.

Per non complicare le cose utilizzeremo come esempio il più classico dei sillogismi.

A “Tutti i cani hanno la coda”,
B “Questo qui è un cane”.
Deduco C “Questo qui ha la coda”.

Tempo fa ho incontrato casualmente un parente che non frequentavo da anni. Un vecchio zio. Dopo un caloroso saluto ci siamo raccontati un po’ di cose. Lui mi chiede della mia vita.

Gli dico che sono padre di due bambini. “Ah! Ti sei sposato!” mi risponde. Gli spiego che no, non mi sono sposato. Allora mi chiede di sapere di più. Gli spiego che ho una relazione dalla quale sono nati i due bambini. Va tutto bene, viviamo tutti insieme, ma non siamo sposati.

“E perché non ti sei sposato allora?” domanda lui. “Perché non sarebbe cambiato niente con un matrimonio” rispondo. Ed è a questo punto che parte con una domanda che secondo lui trova un enorme senso nella logica più pura. “Se era la stessa cosa … allora perché non lo hai fatto?”

A questo punto capisco che addrizzare un ragionamento storto, a chi già lo vede diritto è un’impresa senza speranza. L’unica cosa da fare è percorrere una via alternativa.

Gli domando: “Tu lavi mai la tua auto?”.
“Certo! Ogni tanto lo faccio.”
“E quando la lavi, pulisci e lucidi con cura anche il battistrada delle ruote?”
“Certo che no!” Mi risponde.
“E perché non lo fai?”
“Perché non appena con l’auto partirei, dopo solo pochi metri, sarebbe sporco come prima!”
“Quindi lavarlo o non lavarlo sarebbe la stessa cosa.”
“Esatto” mi dice.
“Allora, se è la stessa cosa perché non lo lavi?”

Quale risposta vuoi ancora dare ad una domanda come questa? Se adoperarsi per fare una cosa o non farla non cambia assolutamente una realtà o una situazione, chiunque ti direbbe, seguendo la logica, che quella cosa non va fatta perché sarebbe un inutile spreco di energie.
Lo zio lo capisce benissimo.
Eppure, una logica così semplice ed efficace, quando l’ha applicata al matrimonio, il risultato era del tutto opposto.
“Poiché è inutile … allora andrebbe fatto.”
La sua reazione, quando gli ho fatto notare l’incongruenza è stata quanto di più prevedibile. Una serie di frasi sconclusionate, pronunciate prima ancora di essere del tutto mentalmente concluse, spesso in contraddizione fra loro, spesso non finite. Insomma un attorcigliamento di idee e di concetti strampalati pur di non dire: “Accidenti! Hai ragione!”

La forza occulta che ha piegato il suo ragionamento fino a far apparire logico quello che è quanto di più illogico, è stata, naturalmente, la necessità di dare un senso ad un’idea, nello specifico quella sul matrimonio, che non è una sua idea, ma una delle tante che spesso si acquisiscono dall’esterno al solo scopo di non sentirsi diversi. Un’idea fatta propria al solo proposito di adeguarsi agl’altri. E poiché il processo non è proprio dignitoso, si fa passare quell’idea per qualcosa di assolutamente logico, ma secondo una logica aggiustata all’occorrenza.

Ora, se ciascuno di noi avesse la pazienza, durante il vivere quotidiano, di scremare tutte le proprie idee, domandandosi continuamente “perché” ad ogni azione o ad ogni pensiero, con buona probabilità scoprirebbe un’enorme quantità di modelli che non gli appartengono e che ha fatto propri e persegue da sempre in maniera del tutto meccanica.

Ma questo si può fare al solo patto di non barare utilizzando una logica di comodo che chiude ogni tanto un occhio e lascia passare pur di non metterci in crisi sui quelli che soni i valori di sempre.
Sarebbe un lavoro straordinario volto alla scoperta di se stessi che darebbe risultati meravigliosi.

Per quanto riguarda lo zio, invece, a lui rimangono due scelte se vuole vivere nella coerenza. O cambia idea sul matrimonio o da domani si mette a lucidare il battistrada delle gomme ogni volta che lava la macchina.

                                                                                                Alberto Melari


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